sabato 11 settembre 2010

Con la testa da un'altra parte

Puoi chiamarlo snobismo. La verità è che si tratta solo di meschinità.
Cosa credi? Che voglia stare sola? Ma sono fatta così, non riesco ad avvicinarmi veramente a nessuno.
È un dato di fatto. È come se mi mancasse quella parte d'anima che si incastra negli altri, come nel Lego.
Che ci unisce veramente a qualcun altro. Alla fine tutto cade a pezzi. Famiglia, amici. Non resta più niente.

(Tamar in "Qualcuno con cui correre" - David Grossman)

Cito la Silvia, da un libro che andrà sulla mia "lista delle cose da leggere" che ormai ha raggiunto traguardi mai visti.

No, Thank you.

Ascoltato l'ending di K-ON ho fatto una grafica nuova...in realtà dentro c'è un pò di tutto, in primis il mio odio per la vecchia grafica.
Lo so, sono strana....
Domani ho l'esame di Coreano...stavolta non sono neanche più in ansia, non me ne importa niente.
Per soffocare sentimenti che mi facevano stare male, è qualche giorno che sono impassibile a qualunque cosa...secondo me non va bene così.
Comunque, ho avuto dei problemi per fare il passaporto, quindi mi toccherà aspettare ancora =.=
Non so se quello che sto facendo sia giusto o no in questo momento, sinceramente è l'unica cosa che ormai mi fa andare avanti, e non vorrei buttar via la mia vita adesso.
Indi..massugu ikou! Dritta per la mia strada, senza deviazioni.
Si, volevo scriverlo in coreano ma non mi ricordo come si dice avanti XD
*sviene*

martedì 7 settembre 2010

Night

Luci soffuse
Freddi suoni, alti i bicchieri, voci flebili
Occhi stanchi, braccia pesanti, incalcolabili pensieri.
E solo quando le luci si spengono, il tempore ti avvolge, e i suoni si trasformano in sogni
allora sai quante cose ancora non hai imparato.
Intanto il sole sorge
Ogni routine ricomincerà, e ogni volta il pennello che tieni nella mani 
gli donerà una sfumatura diversa;
ogni giorno, per sempre.
le mie braccia si stringono ancora su quel cuscino
Le lacrime si seccano.

(http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=109337#main - Nury88)

Non è mia la poesia, ma di una ragazza che conosco. Non sapevo scrivesse, l'ho scoperto solo stasera, però mi sono ritrovata completamente in queste parole, quindi non ho potuto fare a meno di postarle qui.
Non voglio commentare oltre, perché diventerei prolissa, e perché ogni parola è vana.

sabato 4 settembre 2010

カームベルト

E già sei, per sempre, un esule: a migliaia di chilometri 
da quell'immagine, da quel suono, da quell'odore. Alla deriva.