sabato 11 settembre 2010

Con la testa da un'altra parte

Puoi chiamarlo snobismo. La verità è che si tratta solo di meschinità.
Cosa credi? Che voglia stare sola? Ma sono fatta così, non riesco ad avvicinarmi veramente a nessuno.
È un dato di fatto. È come se mi mancasse quella parte d'anima che si incastra negli altri, come nel Lego.
Che ci unisce veramente a qualcun altro. Alla fine tutto cade a pezzi. Famiglia, amici. Non resta più niente.

(Tamar in "Qualcuno con cui correre" - David Grossman)

Cito la Silvia, da un libro che andrà sulla mia "lista delle cose da leggere" che ormai ha raggiunto traguardi mai visti.

2 commenti:

  1. Ciao te lo consiglio perchè è bellissimo(non so se hai datoun'occhiata alla trama).Avevo dovuto leggerlo in seconda superiore e dato che la mia prof di italiano di quell'anno aveva un pessimo gusto in fatto di libri ero partita poco entusiasta, ma invece è stato un libro molto bello perchè tratta argomenti che senza averlo letto non avrei mai conosciuto.

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  2. Qualche volta i professori ci azzeccano ^^A me è successo così con l'esame di letteratura Giappo-Americana, con un libro che si intitola "Carne"-Ale

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